In Italia da qualche anno è divenuta piuttosto comune la “polemica” legata al contante, incentrata spesso sulla limitazione che il denaro liquido viene gradualmente effettuata da parte dello stato. L’ultima “stretta” ha portato l’adozione del tradizionale POS per gli esercenti, che sono state confermate anche nelle ultime novità.
Il governo Draghi, attivo fino allo scorso anno, aveva concepito ed ufficializzato il concetto di sanzioni legate all’obbligo di POS da parte degli esercenti, ma anche da parte di tutti i professionisti che offrono servizi o beni in vendita: in se l’obbligo di POS era attivo dal 2014 ma solo dalla metà del 2022 questo è stato percepito come tale con due forme di sanzione concepite per tutti, o quasi, le figure professionali.
La motivazione di quest’obbligo è molto chiara, legata alla trasparenza delle transazioni, naturalmente disponibile con maggior facilità proprio utilizzando metodi tracciabili, come i pagamenti con carta, mentre i contanti sono considerati da oramai molto tempo uno dei metodi di evadere il fisco e non regolarizzare gli importi. Inevitabilmente però una norma così generalista ha scontentato molte categorie, in particolare i tabaccai che hanno chiesto ed ottenuto lo scorso ottobre una sorta di “esenzione” dall’obbligo di POS suddetto, che però non è stato confermato in queste settimane.
Dall’ottobre 2022 fino ad oggi infatti i gestori di tabacchi non erano tenuti a ricorrere al POS per i pagamenti elettronici per la vendita di sigarette, francobolli e marche da bollo, la categoria era stata esentata parzialmente a causa delle commissioni da pagare sensibilmente più alte per questa categoria.
La situazione, secondo lo stato, però si è normalizzata, a fronte di una offerta di servizi legati al POS maggiore anche per i tabaccai, che presenta una forma di esenzione delle commissioni per importi inferiori a 10 euro.
Torna quindi anche per questa categoria la possibilità di ricevere due multe in caso di rifiuto di pagamento elettronico, corrispondenti al 4% dell’importo rifiutato oltre ad una di 30 euro.