Da qualche mese, ormai, ci siamo abituati, chi più, chi meno, a fronteggiare i rincari di questa grande inflazione. I prezzi, infatti, sono lievitati sempre di più ed hanno portato diverse famiglie sul lastrico; anche molte aziende italiane si sono ritrovate costrette alla chiusura e quelle rimaste a galla, hanno elevato abbondantemente i prezzi del prodotto finito.
Il percorso scellerato degli aumenti
Non possiamo negare che i costi che ci hanno svenato maggiormente sono quelli del gas e della corrente elettrica. Per queste ragioni, dapprima alcune, poi tutte le forniture, hanno dato l’opportunità a noi cittadini di acquistare l’energia ed il gas al prezzo d’ingrosso. Avrete sicuramente notato, infatti, che sempre più spesso sentiamo parlare di PUN e PSV; che hanno, rispettivamnete, il significato di “prezzo unico nazionale” e punto di scambio virtuale”.
Il primo, si riferisce all’acquisto della corrente elettrica, un prezzo uguale per tutti i fornitori che varia di mese in mese, a seconda della media stimata di tutti e 30/31 igiorni. Il secondo, invece, indica, a tutti gli effetti, il luogo di scambio dove avviene la cessione del gas, ovvero un punto d’incontro virtuale tra domanda ed offerta, tra necessità e prezzo. Anch’esso varia ogni mese a seconda della media giornaliera.
Nonostante la possibilità riservataci dalle compagnie di acquistare a prezzo di ingrosso traendone, dunque, un guadagno quasi nullo, il costo del PUN e del PSV non si avvicina minimanente a quelle che sono le medie dell’anno passato. Per quanto riguarda il PUN; infatti, la media del 2021 equivale a 12 centesimi; contro i mesi più amari del 2022 che hanno registrato prezzi anche a 42, 44 e 54 cent per kWh. Il prezzo medio del PSV del 2021, invece, fu di 0,462 €/Smc, già in netto aumento rispetto a quello degli anni precedenti in cui si era stanziato intorno ai 28. Nulla, comunque, in confronto alle tariffe più alte che abbiamo toccato durante quest’anno che si sono elevate tanto sino ad arrivare anche a 2,49€ per ogni singolo Standard metro cubo.
PUN e PSV nel 2023
Le previsioni per l’anno venturo, infine, non sembrano essere ancora ben chiare, il PUN, secondo gli esperti, sembra destinato a stanziarsi intorno ai 30 centesimi per Kilowattora; al contrario le stime sono ancora un taboo per quanto riguarda il PSV che nonostante sembri in caslo, non si è ancora avvicinato nemmeno lontanamente ai prezzi di partenza già alti del 2021. Staremo di certo a vedere quali saranno gli sviluppi e, come sempre, vi terremo aggiornati.