È ormai risaputo, con la ormai affermata digitalizzazione i controlli da parte del fisco, sia che avvengano su soggetti privati oppure sui possessori di attività commerciali, sono caratterizzati da un’incredibile prontezza e precisione; a questo proposito, è necessario che prestiate molta attenzione in particolar modo a tutte le operazioni di prelievo che effettuate, soprattutto per evitare di avere eccessivamente i riflettori puntati su di voi da parte del fisco.
A questo punto la domanda è opportunamente lecita: perché i prelievi attirano l’attenzione del fisco? In realtà la risposta è molto semplice, poiché, la vostra notorietà dipenderà principalmente dalla quantità in se dell’operazione. Inoltre, ovviamente sarete soggetti ad un maggior controllo nel caso in cui foste abbastanza propensi ad evadere il pagamento delle tasse, anche per via del fatto che vi sono numerose problematiche a gravare sulla vostra situazione, ad esempio uno scarso stipendio, il caro vita dovuto agli alti prezzi di vendita, solo per citarne alcuni. Spostandoci invece sull’atto vero e proprio del prelievo, è facile costatare che il compiere tali movimenti di denaro comporta anche il ritiro di liquidi dal bancomat, ed è proprio per quest’ultima ragione che esiste una così diffusa tracciabilità dei pagamenti, dato che attirano l’attenzione di chi non vorremmo mai che ci facesse i conti in tasca.
Agenzia delle Entrate: attenzione quando si preleva
Parlando piuttosto di questo nostro “nemico”, il fisco combatte principalmente impiegando due metodi contro l’evasione fiscale:
- il risparmiometro, è un mezzo usato per capire e comprendere i modi in cui un determinato soggetto possa ipoteticamente continuare a vivere, senza però attingere dal proprio gruzzolo;
- il redditometro, questo permette intanto sia di determinare il tenore di vita di un qualsiasi cittadino italiano ed, inoltre, permette un ottimo confronto con la sua dichiarazione dei redditi; nello specifico, quando si oltrepassa la spesa del 20 % rispetto a quanto in realtà si guadagna, l’Agenzia delle Entrate potrebbe intervenire per avere degli opportuni chiarimenti; esso entra in azione quando si effettuano principalmente i pagamenti utilizzando il pos pertanto.
In alcuni casi, quindi, i prelievi tramite Bancomat non costituiscono un pericolo, tuttavia, in altre situazioni il fisco potrebbe venire a bussare alla vostra porta. A risponderne soprattutto sono i possessori di attività commerciali, i quali sono coscienti del fatto che i prelievi sono il primo posto dove l’agenzia delle entrate effettua dei controlli. La preoccupazione principale sarebbe per lo più in occasioni in cui i prelievi supererebbero i 10.000 € in un mese; alcuni hanno pensato di aggirare il tutto attraverso piccole transazioni di denaro alla volta ma, sfortunatamente, non è possibile. In realtà se lo si pensa bene, molti di questi movimenti potrebbero essere connessi ad attività illecite, ad esempio il riciclaggio di denaro, pertanto, a questo punto risulta anche opportuno compiere questi accertamenti così meticolosi.