Il bonus bollette è stato introdotto in Italia nell’anno 2020 con l’obiettivo di aiutare le famiglie in difficoltà economiche a causa della pandemia da COVID-19. Il governo ha quindi deciso di prorogare questo bonus anche per il 2023, come è stato previsto dal Decreto Legge 9/2022, che ha stabilito tutte le misure urgenti per la ripresa economica del paese.
Quest’anno alle famiglie e alle imprese viene riconosciuto il bonus bollette 2023 che comprende non soltanto lo sconto in bolletta ma sono ad esempio previste altre agevolazioni fiscali e la rateizzazione dei pagamenti contro l’assurda impennata dei prezzi. La Legge di Bilancio ha rinforzato il bonus sociale delle bollette per il disagio economico e lo ha esteso ai nuclei familiari con ISEE fino a 15.000 euro (lo scorso anno il tetto era di 12.000) con estensione fino ai primi tre mesi di quest’anno (prima la soglia era 8.000 euro).
I limiti del bonus
Questa misura presenta anche delle criticità e in particolare, il bonus bollette potrebbe rappresentare un incentivo per tutte le famiglie ad aumentare il consumo di energia, di gas e di acqua. Questo ha, però, delle ovvie conseguenze negative per l’ambiente e per la sostenibilità del paese. Inoltre, la soglia ISEE di 30.000 euro potrebbe escludere quelle famiglie che si trovano in situazioni di difficoltà ma che non rientrano nei requisiti per accedere al bonus.
Dunque, questo bonus bollette 2023 è un aiuto economico che lo Stato fornisce a causa del caro prezzo su luce e gas naturale. L’ultima novità è quella prevista dalla Legge di Bilancio 2023che ha incrementato la soglia ISEE ed è inoltre prevista una riduzione dell’IVA al 5% sul gas metano e sulle fornitura per i servizi di teleriscaldamento.
Il bonus bollette 2023 spetta agli utenti domestici in difficoltà:
- i nuclei con un ISEE al di sotto dei 15.000 euro per il primo trimestre dell’anno;
- i nuclei numerosi con un ISEE di 20.000 euro annui e con almeno 4 figli a carico;
- beneficiari del Reddito di cittadinanza;
- gli utenti in condizioni di salute precarie.
Oltre a questo, per utenti in difficoltà, lo Stato intende anche le persone con più di 75 anni e chi ha utenze nelle isole minori.