Che succede se bevo latte e miele prima di dormire: “pazzesco”

Uno tra i rimedi casalinghi più famosi, il latte e miele è sicuramente il più conosciuto quando si tratta di curare i primi sintomi da raffreddamento come tosse e mal di gola. Un paio di cucchiaini di miele in una tazza colma di latte caldo (ma non bollente) sono quel che basta per donare sollievo in questi casi; ciò grazie alle proprietà antibatteriche e antinfiammatorie del miele, un alimento nutriente e genuino dalle tante proprietà benefiche.

I benefici del latte e miele

Diverse persone assumono questo alimento durante la giornata ma spesso e volentieri molti lo fanno la sera, prima di mettere a letto per addormentarsi. Questo, in effetti, ha diversi effetti che si ripercuotono sul nostro organismo, primo fra tutti quello di migliorare la qualità del sonno. Tali benefici sono confermati da alcune ricerche scientifiche, come ad esempio uno studio condotto su quasi 70 persone ricoverate per problemi cardiaci.

Questa ricerca ha dimostrato come l’assunzione, due volte al giorno per almeno 3 giorni di fila, di latte miscelato a miele migliorasse effettivamente la qualità del sonno dei soggetti. Ulteriori studi hanno poi dimostrato che tali effetti si possano verificare anche quando i due elementi sono presi singolarmente (solamente latte caldo o miele).

Ad esempio, uno studio fatto su circa 420 anziani ha mostrato come chi consumava regolarmente latte avesse minori difficoltà a prendere sonno, mentre un secondo studio, effettuato su circa 300 bambini affetti da infezione respiratoria, ha mostrato come il consumo di mezzo cucchiaio di miele 30 minuti prima andare a dormire ne migliorare la qualità del sonno e ne riducesse la tosse.

Infine, oltre quanto già detto, sono stati dimostrati alcuni effetti benefici relativi la regolamentazione dei livelli di colesterolo; pare infatti che il miele abbia la capacità di ridurre i livelli del colesterolo cattivo (LDL) e del colesterolo totale, garantendo dunque effettivi benefici circa le possibili comparse di malattie cardiache, diminuendone le probabilità.