La sterlina è sempre stata, storicamente, una delle monete più forti al mondo: la sua resistenza è stata evidente persino dopo il trattato di Maastricht del 1998, che ha sancito di fatto l’introduzione dell’euro dal 2002. Difatti, il popolo inglese non l’ha mai accantonata e così facendo la sterlina ha finito sempre più per rappresentare al meglio la Corona britannica. La sterlina vanta inoltre una lunga storia d’utilizzo nei paesi un tempo sotto il dominio coloniale inglese: fino al 1880 la moneta era quindi molto diffusa globalmente e questo ne ha certamente aumentato la forza.
A livello etimologico, il termine sterlina deriva da “pound of sterling silver”, ovvero una quantità di argento sterling pari ad una libbra dello stesso metallo. Da questo deriva la denominazione pound, che spesso gli inglesi utilizzano riferendosi alla propria moneta.
In questo articolo non ci soffermeremo sul valore attuale della classica sterlina, bensì su un tipo di sterlina molto particolare, di cui pochi conoscono l’esistenza.
Che cos’è la sterlina d’oro e quanto vale?
La sterlina d’oro nasce nel lontano 1489 ad opera dell’allora re Enrico VII, che conia in qualità limitata le cosiddette monete sovrane: difatti, tutte le sterline d’oro esistenti presentano i volti della regina/re di turno.
Nel 1816 l’emanazione della legge del Great Recoignage stabilisce definitivamente gli standard delle sterline d’oro in vigore ancora oggi, fissando il peso e la quantità di oro contenuta in ogni moneta. Questa tradizione prosegue tutt’ora con alcune interruzioni nel corso della storia, ad esempio in corrispondenza del primo e secondo conflitto mondiale.
Come possiamo quindi immaginare, dal 1957 fino al 2022 sono state prodotte un numero piuttosto cospicuo di sterline d’oro con l’immagine della regina Elisabetta appena defunta: è facile quindi immaginare che da qui a poco queste saranno monete sempre più rare e desiderate dai collezionisti.
Di base, una sterlina d’oro parte da un valore di 400 euro, ma può facilmente raggiungere svariate migliaia di euro: il valore è principalmente dovuto allo stato di usura delle stesse, ma è spesso legato alla rarità stessa di alcune edizioni, che vengono molto ricercate dai collezionisti per il loro valore numismatico.