Stiamo per dire addio alle nostre amate banconote? Non giungiamo subito ad affrettate conclusioni; piuttosto analizziamo la situazione economica e culturale degli ultimi anni per comprendere la salute delle banconote nella nostra società, ormai sempre più avvezza ai pagamenti elettronici e al denaro virtuale.
Una progressiva perdita di utilizzo
Non vi sono al momento indicazioni dalla Bce per quanto riguarda il ritiro delle banconote, ma è certo che si sta sempre più spingendo verso un’economia virtuale a sfavore del contante. Globalmente, infatti, questo trend è già molto diffuso e moltissime nazioni hanno di fatto reso obsoleto il contante, utilizzando i pagamenti con carta o contactless quasi esclusivamente, anche per piccoli acquisti.
Insieme ad una drastica diminuzione degli sportelli Atm, la perdita di utilizzo del denaro contante fa parte di una lenta ma ormai scelta strada verso la trasparenza e la tracciabilità di ogni movimento di denaro. Anche altre iniziative come il Superbonus o il Cashback erano limitate ad un’economia virtuale: insomma, ormai i contanti non hanno lo stesso valore di un tempo, soprattutto perché sempre più inquadrati come mezzo di sostentamento di attività illecite come il riciclaggio o l’evasione fiscale.
Non ci sarà uno shock
Non crediamo quindi che ci sarà un repentino abbandono totale del contante: lentamente, giorno dopo giorno, scomparirà semplicemente dalle nostre vite in maniera silenziosa, anche perché i pagamenti in valuta elettronica sono ormai sempre più rapidi ed efficaci, oltre che sicuri. La provenienza dei nostri soldi è inoltre sempre più un tema caldo per la finanza, pertanto utilizzare soltanto valuta virtuale può essere un vantaggio in questo processo: tutto rimane così tracciato ed evidente, senza possibilità di inganno. Il contante è già relegato ad una posizione subalterna e lo sarà sempre più, ma i più nostalgici ameranno sempre le banconote e la loro volatilità, nel bene e nel male.