Dollaro ed euro, due tra le valute più forti sul pianeta. stanno entrambe vivendo un momento cruciale: il dollaro ha difatti raggiunto una storica parità con l’euro, che invece arretra sempre più. Ma come si è arrivati a tutto questo? Scopriamolo insieme.
Le ragioni e le conseguenze di questa situazione
A spingere verso la parità il tasso di cambio si muovono forze opposte. Infatti, negli Stati Uniti la politica monetaria della Fed sul fronte del contrasto all’inflazione è stata molto forte, contribuendo al rafforzamento della valuta. Il motivo è semplice: l’aumento dei tassi trascina automaticamente al rialzo anche i rendimenti, attirando così maggiori investimenti dall’estero e contribuendo ad aumentare il valore del dollaro.
Più in generale poi, il biglietto verde viene sempre di più percepito in questa fase di incertezza dell’economia come bene sicuro per proteggersi dal rischio. Allo stesso tempo l’Europa sconta lo shock geopolitico legato alla guerra, con la crisi energetica che la sta colpendo molto più duramente di altre aree del mondo, con effetti negativi sulla propria moneta.
L’economia non rimane di certo a guardare, ma piuttosto si adatta ai nuovi scenari inediti: se è vero che in una situazione simile l’export dalla zona euro è assai conveniente, è altrettanto vero che molte materie prime sono vendute in dollaro. Quindi, l’aumento del valore del dollaro ha creato e sta creando un’inflazione generalizzata che sicuramente non aiuta in questo periodo di crisi energetica ed economica.
Sicuramente il turismo europeo ha visto sempre più americani arrivare ultimamente nel vecchio continente, spinti da questo inedito vantaggio: d’altra parte però, in questo momento andare negli Usa è più caro che mai rimanendo una meta abbastanza proibitiva per la maggior parte dei cittadini europei. In questo momento il dollaro sta trainando l’economia globale, ma per quanto durerà questa situazione? Difficile prevederlo, tutto dipenderà da come i mercati troveranno un nuovo equilibrio.