La Sterlina d’oro è, probabilmente, una delle monete più belle che ci sono in circolazione. Lo sapeva bene Enrico VI di Tudor che, quando ne stabilì la prima coniazione nel 1489, le diede il nome di “Sovrana” proprio per sottolineare l’egemonia rispetto a tutte le altre valute esistenti in quell’epoca. Realizzata in oro massiccio e con il peso di oltre 7 grammi, questa moneta presenta dei particolari meravigliosi che sarebbe un peccato non analizzare.
Una seconda cosa che caratterizza ed accentua il nome delle moneta, inoltre, è il fatto che, sulla parte anteriore, essa porta, da sempre la raffigurazione del sovrano regnante. Nella prima edizione del 1489, infatti, vi era rappresentato Enrico VI al trono; le versioni che conosciamo noi oggi, invece, portano il ritratto della nostra amata Queen Elisabetta II.
Il fronte della moneta, però, non è l’unico ad essere cambiato; anche il retro, di fatti, possedeva, anticamente un aspetto diverso. Nelle prime versioni, infatti, vi era lo stemma della famiglia dei Tudor, mentre nel 1817, durante il regno della Regina Vittoria, antenata di Elisabetta, questo fu cambiato. A prendere il posto dello stemma, fu una meravigliosa rappresentazione di San Giorgio a cavallo che uccide il drago realizzata dall’incisore italiano Benedetto Pistrucci. Da lì in avanti, il retro rimase invariato, mentre il fronte cambia ogni qual volta è stabilita una nuova coniazione.
La Sterlina con Elisabetta II
Per quanto riguarda la Regina Elisabetta, infatti, ne esistono diverse. Ci sono quella in cui la sovrana porta un fiocco in testa, o quella con il diadema. Altre cambiano soltanto nell’aspetto esteriore del sovrano; sia Vittoria che Elisabetta, infatti, posseggono la Sterlina dal nome “testa anziana” che sta a rimarcare l’avanzare degli anni. Monete del genere, inoltre, sono prodotte in casi di grandi occasioni come, ad esempio, giubilei, anniversari o eventi parecchio importanti nella vita del Sovrano. Un’edizione, ad esempio, si ebbe per i 200 anni dalla modifica del retro della moneta, nel 2017; un’altra per il 70esimo anno in carica della Regina; quella, ahi noi, fu l’ultima con il suo volto.
Il valore di queste monete, infine, risiede, non solo nella composizione effettiva d’oro, ma anche nella storia che queste possiedono. Ognuna di queste, infatti, ha un costo che parte dai 400/700€ a salire.