L’argomento più discusso del momento è sicuramente il bonus matrimoni per il 2023. Attorno ad esso, però, ci sono molte voci e credenze non vere, per cui abbiamo pensato che sarebbe meglio fare un po’ di chiarezza.
Per prima cosa, al contrario di come molti banalmente credono, di certo non si tratta di 20.000€ accreditati automaticamente nel vostro conto corrente nel momento in cui comunicate l’intenzione di convolare a nozze. Eh no, sarebbe davvero assurdo e poco favorevole allo stato viste quante coppie si presenterebbero, autentiche e non! Il bonus, di per sé, infatti, consiste in una detrazione del 20% sulle spese effettuate per la cerimonia durante la dichiarazione dei redditi dell’anno successivo. C’è da mettere in conto, poi, che il suddetto rimborso può avvenire su un totale massimo di sole 5 fatture. Non è tutto però, perchè il rimborso massimo ottenibile sulle fatture del servizio di ristorazione/ catering, e su quella del viaggio di nozze ammonta a soli 700 Euro; di conseguenza le spese più esose non sono considerabili per ottenere una cifra maggiore.
Altre cose da sapere, inoltre, sono alcuni dei requisiti vigenti al momento. Alcuni di essi sono, ad esempio, un ISEE dell’anno precedente non superiore a 11.500 euro per ognuno degli sposi, la cittadinanza italiana da almeno 10 anni, ed il limite di età che non deve superare i 35 anni. A fare da cornice a tutto ciò c’è il fatto che, trattandosi ancora di una proposta di legge, questo bonus è usufruibile solo dalle persone che hanno deciso di sposarsi in chiesa e che vivono nella regione Lazio. Nonostante ciò, il governo ha annunciato che qualora la proposta diventasse una legge effettiva, questo limite religioso non sarebbe imposto; l’Italia, infatti, è uno stato laico.
Cosa comprende il bonus
Ma andiamo adesso ad analizzare quali sono i settori in cui è possibile ottenere la famosa detrazione. Questa volta possiamo contare su una lista più ampia e piena di possibilità; tra queste troviamo, infatti: i suddetti servizio di ristorazione e viaggio di nozze, l’acquisto degli abiti da cerimonia, trucco e parrucco, bomboniere, addobbi floreali, ma anche il servizio fotografico e persino quello di wedding planner!
Insomma, la lista dei possibili settori dove chiedere la riduzione è abbastanza ricca, starà a voi, in seguito, scegliere quali fatture portare al vostro commercialista.