La pensione è, probabilmente uno dei primi pensieri quando si supera la soglia dei 60 anni. Per la maggior parte delle persone, infatti, ritrovarsi più vicini all’età del pensionamento risulta un sollievo. Dopo una vita intera passata al lavoro, arriva finalmente un po’ di pace. In Italia, l’età minima per richiedere la pensione, ossia l’unico requisito anagrafico, corrisponde a 67 anni. Secondo lo Stato, infatti, tralasciando lavori usuranti, forze dell’ordine ed altri generi di impieghi che hanno diritto ad un pensionamento prematuro, risulta abbastanza semplice lavorare sino a quella soglia di età. Questa, a sua volta, subisce di volta in volta un adeguamento, che va di paripasso con il crescere dell’aspettativa di vita. Più quest’ultima aumenta, più l’età minima sale.
Una buona notizia per il 2023 e l’anno a seguire, inoltre, è quella che, salvo nuove dichiarazioni, l’età minima non sarà soggetta a nessun adeguamento. Questo accade a causa del Corona Virus; nonostante, infatti, siamo ormai alle porte del 2023, questa maledetta malattia continua a mietere vittime ad un ritmo abbastanza costante; il che rende impossibile che ci sia un innalzamento dell’aspettativa di vita prevista. Per i prossimi due anni, dunque, tutti i requisiti richiesti per la pensione, dovrebbero rimanere invariati.
Pensione anticipata: come richiederla
Quello anticipato, è un trattamento pensionistico che prevede un ritiro prematuro dal lavoro e, qui in Italia, si può ottenere nel caso in cui si sia già in possesso di 42 anni e 10 mesi di contributi versati di lavoro per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. In questo caso, dunque, il requisito anagrafico dell’età minima viene meno e si può accedere, appunto, anticipatamente alla pensione. In alcuni casi, poi, è prevista anche la possibilità di richiedere la pensione anticipata possedendo solo 42 anni di contribuiti per gli uomini e 41 anni per le donne in caso di lavori usuranti, invalidità e/o disoccupazione. Per questo caso, però, è bene tenere a mente che almeno 12 mesi di questi 41/42 anni, devono essere obbligatoriamente versati prima del compimento del 19esimo anno di età del diretto interessato.