La sterlina è considerata ancora oggi una delle valute maggiormente stabile, caratteristiche e dall’alto valore storico, nonchè una delle più antiche riconosciute come tali. Da tradizione, almeno dalla fine del 15° secolo la sterlina d’oro rappresenta ancora più nello specifico un importante valore e rappresentazione effettiva di questa valuta.
La sterlina della regina Elisabetta ha raggiunto un valore pazzesco
Le sterline d’oro, chiamate anche sovrane per via della raffigurazione del re o della regina di turno che capeggia in quasi ogni occasione, hanno avuto una storia che è iniziata alla fine del Quattrocento: si tratta di emissioni dal contenuto di oro particolarmente elevato (23 carati delle primissime versioni, poi ridotte a 22 carati in uno standard utilizzato ancora oggi nei paesi anglosassoni), coniate dalla zecca reale (Royal Mint) e sono state prodotte a cadenza regolare nella versione “antica” fino al Seicento, prima di essere sostituite da altre monete.
Dall’inizio dell’Ottocento la produzione è stata ripristinata sotto una nuova foggia, con la rappresentazione di San Giorgio che uccide il drago, mantenuta ancora oggi. La produzione è stata ridotta fino ad un nuovo “stop” nel Novecento ma con il secondo dopoguerra è iniziata nuovamente. Dato il regno lunghissimo di Elisabetta II, che è la regnante britannica più longeva in senso assoluto, praticamente tutte le emissioni dal 1952 ad oggi, anno della sua incoronazione, manifestano il volto della regina, venuta a mancare nel 2022.
Per questo motivo le numerose emissioni con il suo volto di profilo sono divenute ancora più ambite che in passato, e queste forme di monete, utilizzate come investimento vero e proprio.
Le più interessanti sono quelle coniate in corrispondenza di anni particolari, come quello del Giubileo d’Oro della Regina Elisabetta II ovvero l’anniversario del 50° anno di trono. Per l’occasione è presente il volto di profilo della regina mentre l’altro lato non presenta la già citata raffigurazione di San Giorgio che uccide il drago ma lo scudo coronato britannico.
La valutazione media di questa missione corrisponde a circa 750 euro, ma proprio con la scomparsa della regina Elisabetta II il valore è raddoppiato in alcuni casi.