Le truffe telematiche sono molto più “antiche” di quanto non si possa pensare e prima del consueto phishing, ossia il raggiro che viene effettuato attraverso finti messaggi o finte email, che rappresentano la versione “moderna” delle vecchie mail con allegato il virus di turno, a loro volta “imparentate” con le varie forme di truffa al Bancomat, conosciute ma in continua evoluzione.
Bancomat, attenzione alla nuova truffa: ecco come come difendersi
Ovunque è presente del denaro, permane la criticità in merito ai raggiri che sono tutt’ora presenti. Le truffe allo sportello hanno come intenzione l’obiettivo di appropriarsi ovviamente del denaro, ma anche di informazioni inerenti alla carta così da “clonarla” ma anche in merito al PIN, ossia il codice numerico necessario per poter effettuare qualsiasi operazione.
Altre forme di raggiro sono addirittura molto più complesse e congegnate, una delle più recenti, considerate tra le più complicate da comprendere fanno ricorso ad un multi funzione della truffa.
Già molti titolari di carte, bancomat e simili hanno visto parte dei propri risparmi essere stato defraudato dopo averla subita.
Questa forma di truffa prevede sempre il “lavoro” di un individuo che in precedenza ha manomesso lo sportello, non permettendo la naturale “fuoriuscita” dello stesso da parte della tessera. In quel momento, la vittima designata, spesso un anziano, viene “soccorsa” da una cittadino apparentemente disposto a soccorrere la vittima dell’incidente, fingendo di telefonare all’assistenza della banca così simulare un blocco della carta.
Non appena la vittima si è allontanata, la stessa persona potrà effettivamente prelevare la tessera bloccata di proposito procedere alla clonazione.
Il segreto è quindi di “stare in guardia” non accettando l’aiuto da parte di nessuno e di non allontanarsi dal luogo del fatto non prima di aver effettivamente bloccato la carta, non consentendo così l’utilizzo di qualsiasi operazione bancaria.
Il numero verde per il blocco è disponibile online della banca, ma è anche presente in loco.