Il denaro elettronico è indubbiamente molto diffuso in questi ultimi anni ma esiste già almeno dagli anni 80 nella forma che conosciamo oggi, prevalentemente quella che ci permette di pagare attraverso una carta/tessera senza utilizzare il denaro liquido. Sempre nello stesso periodo sono stati concepiti anche i prelievi allo sportello che oggi sembrano essere meno comuni al punto da essere considerati “a rischio”.
Da quando non si potranno più fare prelievi? Ecco la data ufficiale
Molti istituti di credito infatti hanno costantemente provveduto nel corso degli ultimi anni a dismettere un grande numero di sportelli ATM per i prelievi (ed altre operazioni). Il motivo è banalmente, molto pratico: la clientela è sempre più portata all’uso del denaro elettronico, certificato anche da strumenti come lo smartphone.
Se un tempo gli ATM erano disposti ad un utilizzo diversificato, oggi la funzione principale è legata ai prelievi, regolamentati da una serie di direttive che a tratti sono modificate.
In media comunque ogni anno diverse centinaia di sportelli di questo tipo vengono dismessi, in molti casi assieme alle filiali bancarie, per i motivi già accennati, ossia una minore ricorrenza di utilizzo e costi molto elevati. E’ la fine dei prelievi?
No, nella maniera più assoluta, anche se sicuramente in futuro non sarà più necessaria la loro funzionalità, ad oggi molte banche continuano a fare grande ricorso a questi terminali, nonchè le banche online che non dispongono di propri ATM quindi hanno bisogno di mantenere una forma di compatibilità presso più ATM possibili, che sono ancora comunque utilizzati per effettuare bonifici nonchè versamenti di assegni e controllare il saldo.
Diversi esperti hanno considerato come “data di dismissione” generica dei prelievi una non antecedente al 2035, ma i tempi potrebbero allungarsi, ed è molto probabile che nel corso degli anni questi strumenti possano essere mantenuti attivi seppur in quantità minori rispetto ad oggi.
