Dal 1° gennaio di questo anno 2023, il limite contanti passa da 2000 a 5000 euro. Questa è la novità che è stata inserita nel testo preliminare della Legge di Bilancio approvato il 21 novembre dello scorso anno in Consiglio dei Ministri. Il nuovo tetto riguarda i pagamenti e i trasferimenti del denaro contante e costituisce una novità importante se si pensa che, secondo quanto previsto dal precedente Esecutivo, questa soglia sarebbe dovuta addirittura scendere fino ai 1000 euro nel 2023.
Dal primo giorno del 2023 il limite per l’uso dei contanti passa da 2.000 a 5.000 euro (anzi, per l’esattezza è pari a 4.999,99 euro). Lo ha reso noto il Governo nella nota stampa successiva al Consiglio dei Ministri che ha varato la prima bozza della Manovra 2023. Ad oggi, la soglia da non superare è quindi di 1.999,99 euro ed è rimasta in vigore fino al 31 dicembre 2022.
Da ciò che esce fuori dalla Legge di Bilancio del 2023, l’intervento che era stato prima incluso nel Decreto Aiuti Quater e poi depennato, ha trovato una sua collocazione ufficiale: la novità interviene sull’ex articolo 49, comma 1 del Decreto Legislativo 231 del 2007 e stabilisce il tetto massimo per l’uso dei contanti a 1.999,99 euro, una soglia che, tra l’altro, sarebbe dovuta scendere (e non salire) a 999,99 euro.
Questo cambio di rotta trova la sua ragione nella convinzione che l’evasione fiscale non sia legata all’utilizzo dei mezzi di pagamento non tracciabili ma al contrario, come affermato dalla Banca Centrale Europea, il limite all’utilizzo del denaro contante penalizzerebbe le fasce più deboli della popolazione. Del resto si sa che il nostro Paese è l’unico dell’Eurozona a mantenere tale regola tanto che questa situazione rischierebbe di sfavorire la nostra competitività.
Questo nuovo limite sui contanti fissato a 5.000 euro vale per il trasferimento di denaro contante e anche per i titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato per qualsiasi motivo tra soggetti diversi. Vale, ad esempio, anche per i cambiavalute e le aziende e riguarda non solo i pagamenti tra privati per l’acquisto di beni e servizi, ma anche i vari prestiti tra parenti.
Nella pratica, sopra questo limite stabilito il pagamento può essere eseguito esclusivamente per il tramite di banche, Poste italiane, istituti di moneta elettronica e istituti di pagamento; questo trasferimento di contanti effettuato mediante degli intermediari bancari e finanziari deve avvenire con disposizione accettata per iscritto, previa consegna agli stessi intermediari della somma in contanti.