Qual è il libretto postale più raro della storia? Ecco la risposta

Anche il Libretto Postale è oggetto che può benissimo rientrare tra quelli da collezionare che acquisiscono valore con il passare del tempo. Il libretto postale era, tempo addietro, un metodo di risparmio e di investimento particolarmente diffuso nella prima metà del XX secolo e arrivato fino ai nostri giorni anche se, oggi, non rappresentano più una forma di investimento, ma bensì di deposito.

Con la privatizzazione delle Poste Italiane, i Libretti Postali hanno smesso di essere associati ai titoli di Stato e hanno offerto interessi sempre più bassi, fino ad arrivare addirittura a cifre del tutto residuali. In passato invece offrivano notevoli rivalutazione del capitale ed erano numerosi i risparmiatori che sceglievano tale strumento. Questo ha creato anche una nicchia di collezionismo riservata al libretto postale e in questo articolo proveremo allora ad individuarne alcuni dei più rari in assoluto.

Libretti Postali rari: alcuni esempi particolari

In vendita si trovano abbastanza facilmente dei postali rari di vario tipo ma ovviamente la maggioranza dei libretti al portatore sono stati ritirati dalle poste durante la liquidazione delle somme con i loro interessi, dunque se ne trovano di molti tipi ma non sono poi così frequenti. Un primo esempio ne è il Libretto Ufficiale delle poste italiane dei francobolli celebrativi e commemorativi emessi nell’anno 1988; questo oggetto costa, oggi, 45 Euro.

Ma le vere rarità si trovano tuttavia, come spesso succede, in asta. Il libretto postale più raro in assoluto che la nostra redazione sia riuscito ad individuare è un esemplare di libretto di riconoscimento postale, che è affrancato da 1 lira floreale e c.60 michetti rosso, con l’annullo totale del servizio di vaglia postali di Napoli, datato 23.2.1922 e completo perfino di cedole non utilizzate. Si tratta di un libretto di assoluto pregio che proviene da pregiate collezioni private e che è acquistabile per la cifra di 250 Euro.