Sono davvero poche le banconote così riconoscibili e diffuse come quella da €20 euro, che ha trovato ampia diffusione specie per la natura di taglio monetario “medio”, evidenziata anche dalle dimensioni che sono le stesse sia per la prima che per la seconda serie.
Questo taglio monetario è riconoscibile molto facilmente per via della colorazione tendente all’azzurro-blu ed è, ad oggi, la 20 euro tra le più prodotte: la stima di questi pezzi circolanti ha recentemente superato i 4000 milioni, ma di contro c’è che essa è, senza dubbio, la tipologia di banconota comunitaria più falsificata in assoluto, con oltre il 40 % di esemplari di carta moneta totali che viene falsificato.
Dato che si tratta di una banconota “media”, la 20 euro è anche quella meno controllata e può quindi “sfuggire” più facilmente ai vari controlli. La prima serie d questa banconota è stata prodotta dal 2002 fino al 2015, quando è stata poi gradualmente sostituita dalla serie attuale, che è stata definita dalla BCE Europa.
Come tutte le altre banconote, rispetto alle monete dell’euro, esse non presentano però differenze di design tra i paesi che le stampano, fatta eccezione per quelle piccole differenze come la prima lettera presente nel seriale, che nel caso degli esemplari prodotti in Italia è la “S“.
E’ il seriale inoltre a fornire il grado di rarità di un certo esemplare: una €20 che presenta un codice particolare, formato da pochi numeri ma anche da una serie di cifre consecutive che può valere fino a 10 volte il suo valore nominale. La serie più rara in assoluto resta quella definita Specimen, cioè quella Campione, che è stata realizzata all’inizio di ogni serie e si tratta di limitatissimi esemplari che non sono destinati alla circolazione ma quanto per essere donate al governatore della Banca Centrale Europea.
Queste banconote sono riconoscibili per la doppia scritta “Specimen” che si trova su ambo i lati e il suo valore può superare anche i 1000 euro se è particolarmente ben tenuta ma se le condizioni sono assolutamente perfette il valore può “toccare” i 2000 euro.