Il mondo delle criptovalute sta ritornando sensibilmente in auge dopo alcuni anni dominati da vari fattori che hanno compromesso fortemente una crescita già comunque piuttosto evidente in quanto a popolarità e valore effettivo, in quanto le crypto (come sono anche chiamate, da cryptocurrency, il termine originale utilizzato fin dai tempi della prima diffusione del concetto) sono risorse fortemente volatili e comunque dipendenti dal “lavoro” dei computer collegati alla rete, concetto che è stato parzialmente abbandonato da Ethereum, una delle più ambiziose forme di risorsa di questo tipo.
Chi ha acquistato Ethereum è diventato ricco sfondato: ecco come
Da molti Ethereum viene considerata la naturale erede di Bitcoin in fatto di sicurezza, diffusione ed adattabilità rappresentando effettivamente qualcosa che corrisponde ad una forma di evoluzione dello stesso concetto.
Ethereum, sviluppata inizialmente da un singolo programmatore, è divenuto un progetto di un vero ecosistema in cui opera la valuta Ether ed è quindi qualcosa di molto diverso, più complesso rispetto a Bitcoin e le proprie “discendenti”, dato che Ethereum far un largo uso dei cosiddetti contratti intelligenti, che “pagano” l’utilizzo della sua potenza computazionale tramite una unità di conto, proprio gli Ether che sono quelli che diventano utilizzabili come risorsa di pagamento ed investimento.
Il successo legato ad Ethereum è riscontrabile alla adattabilità essendo tutto concepito su una piattaforma open source, che lascia grandi possibilità di evoluzione e cambiamento, idea che viene attualizzata anche in tempi recenti, in quanto attraverso il MERGE, una forma di importante aggiornamento della struttura stessa del sistema che non fa più uso del mining, la piattaforma oggi è molto più efficiente e molto meno inquinante rispetto al passato.
Il valore come per tutte le crypto è molto variabile e “influenzabile” dai mercati, da valori poco superiori ai 10 dollari per Ether, valore che nel corso del tempo è aumentato di molto, raggiungendo un picco di quasi 5000 dollari, termine “ridotto” in tempi recenti a 1600 dollari.