La pasta integrale è uno degli alimenti preferiti dei cosiddetti “salutisti”, che la preferiscono alla pasta comune, ossia quella a base di farine di tipo 0 o 00 che risultano più lavorate. Da diversi anni ormai anche i grandi brand hanno iniziato a produrre e pubblicizzare questo tipo di pasta dal colore bruno, seguendo il moderno trend dei consumatori, ormai più attenti alla linea, alla salute e al rispetto verso l’ambiente. Ma è davvero come si dice più salutare? Ed ha veramente degli effetti dimagranti? La si deve preferire alla classica pasta dal colore chiaro?
Quali sono effettivamente i benefici della pasta integrale?
Iniziamo con il dire che è ricca di antiossidanti, dunque ha effetti preventivi sull’invecchiamento delle cellule; troviamo al suo interno anche vitamine dei gruppi A, B, C, D ed E con diversi effetti positivi tra cui sicuramente un importante rafforzamento del sistema immunitario. La presenza di sali minerali, quali magnesio e potassio, la rendono poi particolarmente indicata per chi svolge attività sportiva.
Tra gli effetti benefici più importanti, però, riscontriamo effettivamente la capacità della pasta integrale di aiutarci a dimagrire. Questo avviene per un motivo preciso; sebbene l’apporto calorico sia simile a quello della pasta a base di farine più lavorate, la pasta integrale è maggiormente ricca di fibre. Questo comporta un tasso di sazietà più alto contribuendo a farci mangiare meno.
Le fibre, poi, aiutano moltissimo il transito intestinale e il controllo della glicemia. Diversi studi hanno dimostrato che dopo aver mangiato pasta normale gli zuccheri presenti al suo interno vengono assorbiti velocemente e mandati in circolo provocando quello che si chiama un picco glicemico. Questo provoca la produzione di insulina, usata per riportare la glicemia a livelli normali.
Quando si mangia pasta integrale, invece, la glicemia non si abbassa rapidamente, questo perchè il livello degli zuccheri nel sangue è tenuto sotto controllo assieme all’insulina, responsabile degli attacchi di fame e della trasformazione dei carboidrati in riserve di grasso. Ecco perchè diversi medici e nutrizionisti ne consigliano il consumo all’interno di una dieta sana ed equilibrata.