Poste Italiane si occupa della propria categoria di strumenti postali che sono inerenti in tutti i casi ad una realtà molto antica, anche più di svariate banche nate in tempi successivi, ad esempio il libretto postale è stato concepito nella seconda metà dell’Ottocento, mentre il primo buono negli anni 20. Ancora oggi le Poste configurano un importante numero di prodotti di questo tipo che possono anche rivelarsi estremamente interessanti dal punto di vista collezionistico.
Libretto postale raro, è caccia al tesoro: ecco di quale si tratta
La formulazione del libretto postale non è troppo differente da un buono di risparmio tuttavia non incentrato sullo sviluppo di interessi progressivi, quanto più alla comune “conservazione”, quasi fosse una forma dematerializzata di portafoglio o salvadanaio, un po’ come un conto corrente moderno, che permette svariate operazioni, tendenzialmente tutte gratuite.
I libretti sono anche molto utilizzati per la ricezione di bonifici e quindi anche per la ricezione della pensione o dello stipendio, essendo ancora oggi muniti di IBAN. Anche se esistono forme di strumenti più differenziati e moderni, una ricca percentuale della popolazione italiana continua a preferire il libretto postale.
Rispetto a quest’ultimo il libretto postale ha costituito qualcosa di maggiormente semplice e gestibile, in quanto è possibile aggiungere, prelevare o effettuare altre operazioni semplicemente recandosi presso un ufficio postale adibito, oppure con l’app BancoPosta, concepita anche per questo compito preciso.
I vecchi libretti tuttavia erano ovviamente esclusivamente cartacei e venivano “bollati” ad ogni operazione, oggi molti sono considerabili dei cimeli storici come quelli dello scorso secolo.
Di recente i collezionisti si sono messi sulle tracce di libretti corrispondenti agli anni 10 e 20 del Novecento, in particolare un esemplare simile a quello evidenziato nell’immagine in basso, emesso da un titolare a Napoli, datato 23.2.1922 ha un valore corrispondente tra i 200 ed i 350 euro, a seconda delle condizioni di conservazione.