La bella stagione si avvicina e l’incubo della pulizia delle piscina si fa sempre più reale. Sia che si tratti di una piscina interrata che di una fuori terra, infatti, non è per nulla conveniente svuotare la vasca per poi riempirla, poichè le quantità d’acqua sprecate sarebbero davvero ingenti ed oltre tutto, se non lo si fa nel modo adeguato si rischia anche di inquinare la flora circostante con il cloro e tutte le sostanze che ci sono in una piscina. Come saprete se vi interessa questo articolo, esistono diversi prodotti chimici atti proprio alla pulizia sia dell’acqua che del fondale, di modo che questa non necessiti di essere cambiata ogni anno. Malgrado ciò, il loro risultato non è ottimale nel caso in cui questi siano utilizzati da soli e soprattutto non nel modo più adeguato.
Il fondale, inoltre, è proprio il punto più difficile da pulire perchè è lì che si deposita tutto lo sporco, il fango, eventuali sassolini e detriti, per cui piuttosto che una sola volta l’anno, bisognerebbe intervenire periodicamente in modo da garantire una perfetta igiene dell’acqua. Questo, chiaramente, se non volete rischiare di arrivare ad un’acqua verde, torbida e piena di alghe. Nelle prossime righe, onde evitare di finire nella situazione appena descritta, vi parliamo di come pulire al meglio la vostra piscina.
Pulire il fondo della piscina: come fare?
Anzitutto dobbiamo specificare che il metodo di pulizia migliore cambia parecchio a seconda di quelle che sono le dimensioni della nostra vasca, la struttura e soprattutto il budget.
- In ogni caso, la prima cosa da fare, è procurarsi un bel retino apposito per raccogliere tutto quanto è indesiderato sia sulla superficie che sul fondo; in questo caso parliamo di foglie, detriti di grandi dimensioni come piccoli rametti, sassolini, ma anche animali di piccola taglia come ranocchie finite lì per caso, ad esempio. Si tratta di un’operazione che andrebbe svolta quotidianamente in modo da non incentivare l’arrivo di insetti o animali attirati da foglie e tutto ciò che trovano di allettante.
- Successivamente, un’altra delle operazioni che andrebbero ripetute quotidianamente è quella spazzolatura con l’apposito attrezzo. Si tratta di una spazzola per piscina dal manico molto lungo in grado di raggiungere ogni punto della vasca. Questa, in particolare, non si usa solo sul fono, bensì anche sulle pareti, la scaletta, un ipotetico trampolino e qualsiasi altro punto raggiungibile sia dentro che fuori dall’acqua. Lo sporco, infatti, si deposita anche sulle pareti, specialmente sulla linea dell’acqua che è spesso a contatto con la nostra pelle e dunque eventuali creme solari.
- L’ultimo passaggio, è quello che prevede l’utilizzo di un aspiratore manuale. Ci sono diversi dispositivi robot che fanno questo lavoro per noi, ma non sempre si rivelano efficaci allo stesso modo. Per giovare al meglio di un robot automatico, infatti, a meno che non si tratti di un vero e proprio robot pulitore in grado di spazzolare, lo si dovrebbe azionare ogni giorno, sempre a seguito dell’utilizzo del retino e dello spazzolone. L’aspiratore manuale, invece, spesso è l’opzione migliore in quanto ci consente di concentrarci al meglio su ogni angolo senza evitare quelli che sono gli intralci che un robot potrebbe incontrare come un eccesso di alghe o fango sul fondo.