Molte volte la ricerca della giusta tariffa telefonica finisce con la scelta di un operatore sconosciuto, che ha, sì prezzi soddisfacenti, ma che non garantisce affatto il servizio per cui stiamo pagando. Onde evitare di rifinire nuovamente nello stesso tranello, dunque, nelle prossime righe vogliamo proporre una sorta di guida grandi linee su quelli che sono i passaggi corretti prima di sottoscrivere una qualsiasi offerta; vediamo!
La scelta della tariffa giusta, step by step
La prima cosa da fare immediatamente è verificare quali gestori ci offrono un buon segnale nella nostra zona. E non parliamo solo del paese/ città in cui viviamo, bensì proprio del nostro domicilio! Che senso avrebbe passare ad un operatore che ci garantisce un buon segnale quando siamo in giro o a lavoro se poi quando ci troviamo a casa non prende un’accidente? Questo step non accetta la proprietà commutativa, perché facendo una ricerca del genere all’ultimo anziché al primo posto, il risultato cambia eccome!
Il prossimo passo riguarda lo stabilire un budget. Se questo fattore è importante per voi, evitate di adattarvi, ma al contrario fissate prima una cifra entro il quale non vorreste andare oltre e rispettatela alla lettera, ne varrà anche del grado di soddisfazione che avrete se tutto andrà per il meglio. Se, invece, non siete i tipi che puntano al risparmio e non fanno caso a queste cose, semplicemente ignorate questo step e passate direttamente al prossimo.
Cosa ci vorresti in questa offerta? Questo in realtà è un fattore da valutare abbastanza bene, perché ormai molte tariffe sul mercato offrono automaticamente minuti ed SMS illimitati, e tutta l’opzione ruota attorno ai giga disponibili. A questo punto devi porti una domanda: quanto del tuo tempo libero passi usando internet? Attento, non considerare solo Facebook, Instagram, Telegram o WhatsApp, perché di fatto sono quelle che consumano meno! Punta, altresì, a fare un calcolo ponderato dei Giga che usi per le app di streaming come Netflix, Infinity, Disney Plus, Amazon Prime, oppure ancora YouTube, Twitch o Til Tok. Queste, più di tutto, fanno un consumo più elevato e non penso che occorra spiegare il perché. Se da questo punto di vista la tua vita è poco social e non ti rivedi in tutti questi nomi, allora probabilmente non hai bisogno di chissà quale quantitativo di GB nella tua offerta.
Detto ciò siamo arrivati all’ultimo passaggio, incrociando i dati che hai ottenuto tra le righe precedenti, adesso puoi finalmente iniziare a spulciare le offerte sul web. Ma ricorda di rispettare i tuoi canoni, e soprattutto non sottovalutare mai il primo punto, altrimenti l’intero processo si sarà rivelato inconcludente.