Le farine 00 o 0, spesso definite semplicemente “farine bianche”, sono i due tipi di farina più conosciute e comuni, tuttavia non bisogna dimenticare che entrambe derivano dalla farina cosiddetta integrale. Con il passare del tempo sono state introdotte anche altre tipologie di farina, meno lavorate, come la tipo 1 e tipo 2; esse possono essere definite una via di mezzo tra la farina bianca e la farina integrale, ed in questo senso sono spesso chiamate farine “semi-integrali”. Qui ci focalizzeremo principalmente sulla farina tipo 1 approfondendone le caratteristiche e i vantaggi che derivano dal suo utilizzo.
La farina viene ricavata dalla macinazione di cereali o altri prodotti e ne esistono di diversi tipi, distinguibili a seconda della loro granulometria e dei valori nutrizionali: zuccheri, proteine, minerali e fibre alimentari. Altro elemento differente a seconda dei vari tipi di farina sono le caratteristiche visive; la farina 00, ad esempio, è bianca mentre farine meno lavorate presentano un colore più scuro, come quella integrale dall’aspetto più bruno.
Perchè usare la farina di tipo 1?
La farina di tipo 1 è un tipo di farina con valori nutrizionali molto buoni; è preferibile utilizzare farine ricche di fibre come la tipo 1 o 2 o quella integrale, soprattutto quando si è a dieta, poichè aiutano a ridurre il livello di glucosio nel sangue e a regolare meglio la funzionalità intestinale.
Altra caratteristica di queste farine è che utilizzarle per la produzione di alimenti, come pasta e pizza, garantisce una maggiore idratazione all’impasto, ergo un maggiore assorbimento di acqua, nonchè una più lunga conservazione del risultato finale.
La farina tipo 1 è adatta alla produzione di alimenti quali pane, pizza, dolci e prodotti da forno. Essa rappresenta una valida alternativa a chi non ama i sapori più decisi dei prodotti a base di farina integrale ma che, allo stesso tempo, non vuole rinunciare ai suoi benefici.