Se appartieni a queste categorie avrai riduzioni in busta paga

Per molti la busta paga risulta essere in buona sostanza, un documento che evidenzia il calcolo di stipendio e ferie, in quanto questa metodologia di strumento utilizzata dallo stato italiano, che viene emesso a cadenze regolari dal datore di lavoro verso i dipendenti in un atto di regolamentazione. Lo stato fa anche ricorso alla busta paga per effettuare aumenti ma anche riduzioni per categorie molto specifiche in corrispondenza delle varie situazioni.

Se appartieni a queste categorie avrai riduzioni in busta paga

Il 2023 è iniziato in modo non semplice per il nuovo governo Meloni che però ha scelto in buona sostanza di proseguire buona parte del programma di governo legato al mondo del lavoro del precedente esecutivo.

Ad esempio è stato mantenuto il concetto di taglio al cuneo fiscale, una regolamentazione che prevede, come già avvenuto, di ridurre le imposte legate al mondo del lavoro, aumentando quindi sensibilmente le buste paga dei lavoratori ma non in modo univoco per tutte le fasce di reddito. Questo processo è indispensabile per garantire una minima crescita dal punto di vista dei consumi ma come detto sta al governo scegliere quali categorie hanno maggiormente bisogno di questo aumento, pur limitato.

Sono state tra le altre cose evidenziate le nuove aliquote contributive che fanno proprio ricorso a nuovi calcoli per calcolare gli sgravi fiscali, che sono quelli che maggiormente impattano sulle buste paga.

In linea di massima sono le fasce più basse ad essere state maggiormente agevolate in particolare quelle fino a 1.923 euro lordi mensili ha diritto ad una riduzione di tre punti dell’aliquota contributiva del 3 %, mentre fino ai 2692 euro mensili l’importo dell’aliquota corrisponde al 2 % come tra l’altro confermato nel 2022 dal governo Draghi.

Come evidenziato da testate come il Sole 24 ore, la retribuzione cambia sensibilmente con aumenti calcolati in base al reddito dei singoli: