Negli ultimi anni, grazie ai continui lavori di espansione, ammodernamento e ristrutturazione degli edifici, capita spesso per le mani una materia prima molto importante, il rame. Si tratta, infatti, del metallo più versatile, antico e largamente utilizzato in molti settori, soprattutto quello edile. Tra i pregi di questo metallo definito “oro rosso”, troviamo una grande duttilità e malleabilità, una eccellente conduttività termica ed elettrica, l’ottima resistenza alla corrosione, la superficie antibatterica ed in più il fatto che è al 100% riciclabile e riutilizzabile. Proprio grazie a tutti questi motivi, attorno al rame gira un mercato assai fiorente, per cui andiamo a vedere come recuperare del rame usato e come venderlo.
Come reperire il rame e come venderlo
Il posto più classico in cui scovare dell’oro rosso è proprio all’interno dei fili elettrici, soprattutto in quelli di vecchia generazione che compongono l’impianto elettrico di casa. Ben nascosto al loro interno, infatti, è presente del rame di buona qualità da vendere per essere riciclato, ma prima è necessario rimuovere la guaina che li protegge con l’ausilio di un taglierino oppure con l’apposito sguaina cavi. A questo punto dobbiamo fare una distinzione tra i diversi tipi di filo che potremo trovare: quelli composti da un filamento unico e quelli di più filamenti attorcigliati. Il cavo contenente un singolo filo avrà un valore maggiore, anche se però potrebbe essere più difficile da reperire in quanto non si utilizza da molto tempo e quindi è possibile trovarlo solo all’interno di abitazioni molto vecchie e mai ristrutturate.
Un altro elemento da considerare è lo spessore dei cavi, dove il valore è direttamente proporzionale al diametro; il posto più facile in cui trovarlo è all’interno di stabilimenti con macchine industriali, in cui è richiesto un filo molto grosso che non fonda a causa dell’eccessiva energia trasportata. È anche possibile trovare del rame dentro casa, tra le tante suppellettili domestiche come pentole, padelle, posate e piatti riposti in soffitta o in cantina. Una volta accumulato tutto il materiale che potete, poi, avete la possibilità di venderlo presso un rivenditore autorizzato, ma prima informatevi sempre sul prezzo attuale affidandovi alla LME (London Metal Exchange) per non cadere nelle truffe del settore.
Quello che dovete sapere, inoltre, è che il prezzo non è mai fisso, ma così come avviene per tutti i mercati, esso oscilla giornalmente, quindi è sempre meglio studiare l’andamento per un po’ e capire quale sia il prezzo migliore della settimana o del mese. In linea generale, la domanda del rame sale nel momento in cui il mercato immobiliare gode di ottima salute, quindi la cosa ideale da fare sarebbe di seguire il prezzo del rame vergine così da poterci regolare. Il rame pulito, infine, è pagato di più rispetto a un rame sporco, in quanto necessita di trattamenti minori prima di essere riciclato. Per grandi linee, il prezzo del rame usato si aggira oggi intorno ai 2,50 Euro al chilo per quanto riguarda quello contenuto nei cavi, se in buone condizioni; mentre il rame vergine in lingotti o in tondini può arrivare a costare anche 8 Euro al chilo.