Nonostante prelevare non sia una pratica comune come lo era anni fa, i rischi sono sempre maggiori, soprattutto quello di incorrere in diversi tipi di truffe. A causa del continuo progresso della tecnologia, poi, anche le truffe di tipo telematico continuano ad essere parecchio rischiose sia da gestire che da riconoscere. Nelle prossime righe, vediamo tre tipi di truffe da cui guardarsi con cautela.
Truffe al bancomat
La prima truffa a cui si pensa quando si sente di questo genere di problemi inerenti al bancomat è quella della clonazione della carta, ma non pensate che possa essere così difficile da portare a termine! L’unica cosa che il truffatore necessita, in questo caso, è semplicemente che voi inseriate la tessera all’apposito sportello per il prelevamento. In questo modo tutti i dati presenti su di essa saranno scansionati e registrati direttamente nelle tasche del malvivente. Ricordate, inoltre, che non è necessario che egli conosca il PIN della carta per usufruirne, basta essere a conoscenza di tutto ciò che è scritto sopra, come quando facciamo un acquisto online.
Un’altra truffa che sta dilagando in questo momento, invece, è quella chiamata “dello sportello“. In questo caso il misfatto avviene diversamente perché il truffatore vi contatterà a seguito della pubblicazione di un vostro annuncio su qualche e-commerce di vendita online. Con la scusa che i metodi di pagamento presenti sul sito non siano adatti a trasferirvi la somma, poi, vi esorterà a recarvi al bancomat e, tramite alcune istruzioni ben precise farà in modo di farvi predisporre un pagamento nei suoi confronti senza che voi ve ne rendiate conto. Il modo migliore per raggirare problemi di questo tipo, dunque, è evitare di fidarsi di un acquirente tempestivo e frettoloso quando vogliamo vendere qualcosa online, e soprattutto di affidarsi sempre ai metodi di pagamento già presenti sulla piattaforma.
Prelievi sospetti
Tuttavia quello delle truffe non è l’unico rischio che si corre; perché, si sa, un’elevata attività di versamento e prelievo ha la capacità di insospettire le autorità responsabili del settore. Nel caso di ingenti prelievi superiori a 10.000€ avvenuti entro un mese anche se in diverse soluzioni, in effetti, sarà proprio la vostra banca ad avvisare direttamente la Uif (Unità di Informazione Finanziaria) che inizierà ad effettuare dei controlli per capire a che cosa sono necessari tutti quei soldi in contanti. Del resto, si sa, numerose illegalità sono strettamente legate al contante, dunque diversi prelevamenti dalla cifra importante è chiaro che vadano ad insospettire chi di competenza.