La storia dei 2 euro è indubbiamente tra le più interessanti in linea generale dal punto di vista “storico”, pur essendo una valuta sicuramente “giovane” ma anche collezionistico. I 2 euro infatti oltre a rappresentare la variante più “costosa” è anche quella più diversificata, anche perchè da quasi 20 anni la BCE mette a disposizione la possibilità di sviluppare le emissioni commemorative, ossia versioni “speciali” di queste emissioni, anche se per molte nazioni le più rare restano le “standard” come quelle con Europa.
Se hai questi 2 euro con Europa sei ricco: ecco quanto valgono
Europa oltre ad essere il nome di una realtà politica, sociale ed anche economica corrisponde ad un personaggio mitologico, risalente all’antica Grecia, corrispondente ad una giovane che aveva esattamente questo nome, sedotta da Zeus che decise di raporila, “trasformato” in toro per poi sedurla una volta rivelata la propria identità.
La Grecia, che utilizza l’euro dal 2002 come l’Italia ha sviluppato le proprie monete standard da 2 euro proprio con questa raffigurazione anche per una forma di legame tra il concetto di Europa ed il mito in questione.
Disegnata dall’incisore disegnatore Georgios Stamatopoulos, la raffigurazione evidenzia proprio Zeus tramutato in toro con la giovane poco lontana nell’immagine.
La maggior parte delle monete con Europa valgono poco più del valore nominale ma alcune annate sono molto più interessanti, ad esempio quelle del 2004 che possono valere da 5 fino a 40 euro perchè sensibilmente più rare delle altre.
Ma le più rare restano quelle del 2007, coniate in relativamente poche unità, in quanto appartenenti alla prima tiratura della seconda serie. Quest’ultima è diversa dalla prima dalla “faccia” con il valore nominale che evidenzia gli stati europei, che nella seconda serie sono non più distanziati ma uniti.
Un esemplare del 2007 può valere se in perfetto stato fino a 80 euro, quindi esattamente fino a 40 volte rispetto al valore facciale.