Il sistema dei pagamenti digitali, oggi resi “normali” e comuni quanto diffusi sono concepiti e resi possibili nei negozi fisici soprattutto grazie al POS, che è il caratteristico terminale che permette una funzione da “intermediario” dal punto di vista finanziario nonchè economico e legale. Ha fatto abbastanza “rumore” mediatica la notizia che ha visto l’obbligo di questi strumenti da parte del governo Draghi, disponendo in realtà una norma già esistente dal 2014 ma adottando delle diverse forme di multe per tutti i professionisti che non siano muniti di questi terminali.
Il POS è uno strumento a sua volta evoluto rispetto al passato, anche se non mancano diverse forme e tentativi di truffa.
Pagamento con POS: attenzione ai nuovi tentativi di truffa
Questi sono possibili proprio utilizzando in modo illecito alcune tra le forme di tecnologia più avanzate e comuni applicate a questo contesto come il sistema contactless ed il POS che oramai funzionano senza l’ausilio di cavi. Inoltre quelli moderni sono anche più piccoli e ciò pur rappresentando un ottimo fattore in quanto a comodità, ha permesso diverse forme di truffa molto diversificata.
Una delle più comuni che ha iniziato a diffondersi in particolare dal 2021 fa ricorso proprio al sistema contactless, ossia il sensore che è presente nelle tessere e carte prepagate sufficientemente recenti ed ovviamente anche nei pos moderni.
Questa tecnologia già molto diffusa, permette di effettuare un pagamento di denaro elettronico senza inserire il PIN a patto di trovarsi entro un importo non troppo elevato (generalmente si tratta di una soglia di 25 o 50 euro).
I POS vengono programmati dai malintenzionati per “rubare” importi entro queste soglie semplicemente avvicinando i dispositivi alle varie borse, marsupi o altri oggetti simili, dove possono essere presenti carte o bancomat contactless, che infatti funziona anche con degli ostacoli.
Per questo motivo è sempre meglio munirsi di un portatessere o portafogli che può fornire una schermatura RFID.