Quello della concimazione è un momento molto importante per la crescita ed il corretto sviluppo delle piante. E questo perchè il concime non fa altro che fornire all’organismo i nutrienti di cui ha bisogno che potrebbe non trovare pienamente nel terreno. Per quanto riguarda gli alberi da frutto, ad esempio, dopo il periodo di raccolta, è fondamentale che la pianta riesca a rifornirsi a pieno di tutti i minerali di cui ha bisogno per dare vita alle nuove gemme, ovvero i frutti della stagione successiva. Inoltre, più nutrienti la pianta riuscirà ad estrapolare dal terreno, maggiore sarà il numero di gemme che riuscirà a predisporre e dunque ci sarà un raccolto maggiore.
Quale concime è il migliore?
Per rispondere a questa domanda in maniera secca, dobbiamo prima fare una breve introduzione su quelli che sono i concimi. Essi possono essere sia di origine vegetale, e quindi costituiti da compost formato da fogliame, cenere, scarti di cibo o gusci d’uovo, oppure di origine animale, e qui si apre una bella parentesi. Per quelli di origine animale, ne esistono una gran varietà di categorie, poichè esiste, ad esempio, il concime pennone, creato da penne e piume di animali d’allevamento, quello di pelli di animali e crini, derivato da scarti di animali che dopo la macellazione non trovano nessun altro impiego, concime di farina di sangue e ossa, ottenuto sangue, ossa, cartilagini residue, e diverse categorie ancora tra cui troviamo il letame.
Quest’ultimo, senza altri giri di parole, possiamo definirlo il migliore; esso prende anche il nome di “stallatico” poichè proviene dalle feci di animali in stalla come equini, bovini, suini e ovini. Nel letame, apprezzato anche per il suo potere ammendante con cui ha la capacità di migliorare la tessitura del terreno, si trovano tutti i maggiori nutrienti di cui una pianta necessita; vale a dire azoto, fosforo e potassio in primis, ed in seguito anche calcio, magnesio, zolfo, ferro ed altri elementi terziari come il rame, lo zinco o il manganese.
Ognuno di questi elementi, poi, ha una capacità ben precisa, e la pianta ne assorbe il quantitativo desiderato anche a seconda di quello che trova nel terreno. Tra tutte le informazioni che vi abbiamo dato, infine, ne occorre una terza; pare, infatti, che il letame equino sia il migliore tra tutti gli stallatici, poichè oltre ad essere assai più ricco di nutrienti, è un tipo di concime asciutto. Rispetto ad uno più ricco di urina, in effetti, questo ha maggiori capacità di mantenere gli elementi nutritivi nel terreno più a lungo.