Canone Rai 2023, a quale età non si deve più pagare? “Pazzesco”

Come abbiamo potuto constatare, anche per questo 2023, il canone Rai è inserito nella bolletta elettrica e questa è stata una vera novità: contrariamente a quanto era emerso in precedenza nel mondo delle istituzioni, è poi arrivata la conferma della rateizzazione dell’importo a livello bimestrale all’interno della bolletta della luce.

Il Governo che si è insediato dopo le elezioni politiche del mese di settembre ha proseguito sulla linea già tracciata, andando quindi contro le aspettative di milioni di cittadini, che auspicavano alla totale abolizione di questa tassa nei tempi brevi. Però, anche per quest’anno, il canone Rai continua ad essere dovuto da tutti coloro che possiedono (anche se non sono proprietari) almeno una televisione in casa, usata sia nell’ambito familiare, sia nell’esercizio delle attività lavorative.

Ciò che forse in pochi sanno è che si può chiedere l’esonero dal versamento della tassa sulla televisione ma in quali circostanze è possibile farlo? Vediamolo insieme nel corso di queste prossime righe. L’importo del canone televisivo ammonta a 90 euro anche per questo anno e come per gli anni precedenti il Canone Rai si paga direttamente con l’addebito nella bolletta elettrica.

L’importo dei 90 euro viene quindi suddiviso in 10 rate da 9euro nelle bollette della luce che vanno da gennaio ad ottobre; l’addebito varierà comunque in funzione della frequenza di fatturazione della bolletta di energia elettrica, ovvero: 9 euro sulle bollette mensili e 18 euro sulle bollette bimestrali.

Non tutti i cittadini italiani sono però tenuti al pagamento di questa tassa e, proprio sul piano dei soggetti esonerati, non abbiamo chissà che novità rispetto agli anni passati. Semplicemente sono sempre soltanto due le categorie che possono evitare il pagamento dell’abbonamento radiotelevisivo italiano e sono: tutti i cittadini che non hanno una TV o un apparecchio con sintonizzatore per la ricezione dei canali in chiaro e tutte le persone che hanno compiuto 75 anni di età e che hanno dichiarato un reddito annuo pari o più basso agli 8mila euro.