L’Euro, ormai diffuso nei paesi dell’Eurozona a partire dai primissimi anni 2000, è la moneta unica che nel corso degli anni ha rimpiazzato le diverse valute che erano in vigore nel vecchio continente. L’Italia è stata, per altro, tra i primi paesi ad adottare questa nuova moneta, il che ha portato sostanziali cambiamenti nelle abitudini ed ha influenzato sensibilmente anche il campo della numismatica, cioè lo studio e la collezione delle monete, con analisi di valore storico.
L’Euro ha portato tutta una serie di monete che hanno sostituito le corrispettive del vecchio conio, rappresentante nei vari tagli da 1, 2, 5, 10, 20, 50 centesimi, 1 e 2 euro. Di solito le monete più ricercate fra tutte sono quelle da 1 e 2 euro perché, oltre ad avere il cosiddetto “valore nominale” più elevato, sono anche i formati utilizzati dai rispettivi paesi per realizzare le monete commemorative, che sono quelle maggiormente rare e preziose.
20 centesimi rari
Per questo motivo spesso i centesimi di qualsiasi formato sono completamente ignorati dagli appassionati, proprio perché salvo degli errori di coniatura, si tratta di monete che non hanno un valore molto alto. Tuttavia esistono degli errori durante la realizzazione delle monete che nel corso del tempo ha coinvolto anche quelle da 20 centesimi: averne una che riporta una particolarità dovuta alla coniatura, come ad esempio errori degli conio può moltiplicarne il valore, che può raggiungere anche i 55 euro, se in condizioni Fior di Conio.
Questo “taglio” di moneta da 20 centesimi ha visto la nascita di un errore durante la realizzazione nell’anno 2002: ben oltre 11mila esemplari di queste monete presentavano l’anno 1999, un errore davvero evidente, che ha portato al ritiro dalla circolazione tutti questi esemplari ed alla successiva distruzione, che però non è riuscita a coinvolgere la completezza dei pezzi. Le monete in questione sono sfuggite al recupero della Zecca e non hanno un valore monetario, anzi sono gli esemplari che sono stati trafugati.