BTP Italia è davvero conveniente? Ecco cosa dice l’esperto

Non possiamo negare che il settore degli investimenti in Italia sia abbastanza ricco e tortuoso, motivo per il quale non è sempre semplice capire immediatamente in che cosa è meglio stanziare i propri risparmi. Si può investire in fondi di risparmio, fondi pensione con un tasso di interesse rilevante, beni di rifugio, le più moderne criptovalute, oppure nei BTP: ossia Buoni del Tesoro Poliennali. Questo, parlando proprio del settore degli investimenti, è un modo abbastanza diffuso nel settore, fu istituito per la prima volta circa 10 anni fa nel 2012 e fu classificato come Titolo di Stato. Esso nello specifico propone rendimenti esponenzialmente crescenti in modo direttamente proporzionale a quello che è il tasso di inflazione nazionale. Per questa ragione, i BTP sono quelli che in Italia svolgono un sostegno notevole non solo a favore del risparmio privato ma anche del potere di acquisto di molte famiglie.

Buoni del Tesoro Poliennale: quanto sono convenienti?

La prima cosa da sapere in merito ai BTP è che sono dei titoli d’investimento prevalentemente a medio e lungo termine disposti di una cedolare secca (ovvero un ricavo fisso) che viene pagata con una cadenza semestrale. Sta proprio qui infatti uno dei punti maggiori della convenienza, poichè considerate che questi investimenti possono essere sottostanti a scadenze diverse, da un minimo di 18 mesi ad un massimo addirittura di 50 anni; dunque si tratta davvero dell’investimento ideale per chi necessita di pagamenti costanti almeno due volte all’anno. Tuttavia sul mercato esistono anche opzioni che consentono di programmare flussi di cassa differenti e “spalmarli” in tutto l’anno in base a quelle che sono le esigenze personali dell’investitore. Un altro punto a favore che rende i BTP generalmente apprezzati, è il fatto che si tratta di di prodotti in grado di fornire una liquidità immediata, è infatti possibile venderli o comprarli prima della data di scadenza.

Molti a questo punto si chiedono se sia conveniente acquistare BTP in sede di emissione o se per caso sia meglio dirigersi verso l’acquisto di un prodotto già in corso; probabilmente non esiste una risposta secca a questa domanda perchè tutto sommato si tratta di investimenti con una volatilità bassa, ma allo stesso tempo potrebbe anche risultare più conveniente optare per la seconda ipotesi. Quello che è certo è che prima di fare una mossa del genere è necessario studiare bene questo settore del mercato finanziario onde evitare di fare scelte sbagliate e rimetterci parte dei nostri risparmi.

Anche per quanto riguarda la durata, inoltre, non è sempre facile scegliere; ci sono anche BTP di breve durata, ma quelli su cui si punta più spesso, come dicevamo inizialmente sono quelli a medio e lungo termine. In caso di scelta, dunque, è meglio tenere in considerazione due fattori in particolare: l’interesse riconosciuto ed ovviamente la durata. In merito al primo non c’è ombra di dubbio che chi investe lo fa per trarne un ricavo, ciò significa che chiaramente è meglio dirigersi verso un BTP che abbia un tasso di interesse più alto. Allo stesso tempo, dobbiamo considerare che gli interessi odierni non sono più gli stessi di quelli di anni fa, dunque per fare questa scelta si dovrebbe optare per un prodotto emesso anni fa e potrebbe risultare rischioso. Per quanto riguarda la durata, infine, minore è la durata maggiore è il livello di affidabilità di un BTP; ma allo stesso tempo un buono poco duraturo non porterebbe una gran cifra parlando di interessi. Come dicevamo poc’anzi, si tratta di studiare bene la situazione e capire su cosa è meglio puntare.