L’oro è stato, e resta in buona sostanza un bene fisico che ha trovato quasi immediatamente spazio nell’ambito culturale, economico e sociale a più “strati” ed in quasi ogni forma di cultura, parzialmente ha perso del valore con l’istituzione del concetto di finanza ma anche questa non può che prescindere dall’impiego di questo elemento chimico, che in natura è presente solo in determinate condizioni ambientali. Il valore dell’oro in questo momento è particolarmente alto, come non veniva manifestato da quasi un decennio, ma continuerà ad aumentare?
Il valore dell’oro continuerà ad aumentare? Risponde l’esperto
Dal punto di vista strettamente tecnico, il valore dell’oro viene determinato da una marea di fattori, dalla tradizionale richiesta dei vari mercati (maggior richiesta provoca un aumento generale dei prezzi), oltre ad altre più radicate al contesto della borsa di valori, e quindi alla finanza.
Anche le varie condizioni politiche e le crisi possono avere un enorme effetto in tal senso: molto spesso l’oro, che resta uno dei principali beni rifugio, viene utilizzato in modo piuttosto importatne dai piccoli quanto dai grandi risparmiatori in un’opera vera e propria di conservazione di beni.
Strutturalmente l’oro, assieme a poche altre risorse, tende a non cambiare molto il proprio valore, che oggi si attesta su circa i 60 euro al grammo, anche se economicamente spesso si fa uso di un’altra unità di misura, definita oncia troy, che corrisponde a 31,1034768 grammi.
Calcolando il dollari, la soglia di valore dell’oro è vicina ai 2000 dollari per oncia, fattore che ha portato valori mai così elevatti dal 2014.
E’ il momento giusto per puntare sull’oro? Molti continuano a pensare di si in quanto la valutazione potrà ampiamente superare i 2000 dollari per oncia soprattutto con la necessità da parte della finanza di trovare nuovi sbocchi dopo le crisi che hanno portato al fallimento di entità bancarie anche molto famose e considerate stabili.
Concepire una valutazione addirittura superiore ai 2100 dollari per oncia non è quindi così assurdo.