Il diabete è una condizione piuttosto comune che può dar luogo a molteplici complicanze a breve e a lungo termine che possono comparire acutamente sin dai primi esordi della malattia ma anche per tutto il suo decorso e che possono portare a gravi conseguenze se non trattate in maniera adeguata.
Uno di questi rischi è l’iperglicemia: la glicemia può salire in modo eccessivo per via di un pasto troppo abbondante, se non si assume correttamente la terapia prescritta oppure per via di una malattia concomitante (come l’influenza). I sintomi di questa condizione sono:
- necessità di urinare frequentemente;
- sete intensa;
- secchezza della bocca;
- stanchezza;
- vista annebbiata
- difficoltà di concentrazione
Se sono presenti tali sintomi, è molto importante controllare immediatamente la glicemia, bere molta acqua e fare una buona e regolare attività fisica (come camminare) ed assumere la terapia, se non era stato fatto. Se la glicemia rimane e persiste al di sopra dei 250mg/dl, è necessario avvertire il medico.
Una conseguenza parecchio preoccupante e rara dell’iperglicemia grave nel diabete tipo 2 di lunga data è la chetoacidosi: se lo zucchero rimane nel sangue, le cellule cominciano ad utilizzare i grassi a scopo energetico, provocando dunque la formazione delle sostanze tossiche per l’organismo: i chetoni (chetoacidosi diabetica).
Per accertare questa condizione di chetoacidosi è doveroso ricercare la presenza dei chetoni nelle urine, utilizzando delle apposite strisce reattive e se i chetoni si trovano presenti in grande quantità, ecco che va subito informato il medico di base.
Adesso è doveroso citare l’ipoglicemia: ovvero quell’improvviso calo degli zuccheri nel sangue, che hanno glicemia inferiore a 70mg/dl, che è dovuto a un pasto inadeguato rispetto alla terapia in corso oppure ad uno sforzo fisico eccessivo non accompagnato dall’assunzione di zuccheri o, per chi è in terapia con insulina, alla somministrazione di una dose troppo eccessiva della stessa. I sintomi possono comparire anche in presenza di valori un po’ troppo elevati e possono essere:
- tremore;
- irritabilità;
- senso di fame;
- confusione e debolezza.
Vediamo le complicanze a lungo termine
Il diabete, nel corso dei vari anni, può dare delle complicanze a livello di diversi organi. Il rischio di sviluppare tali complicanze, che possono essere invalidanti o perfino mortali, può essere ridotto mantenendo un buon controllo della glicemia nel tempo. Gli organi interessati sono l’occhio, il rene, il sistema nervoso e quello cardiovascolare.