Ecco cosa succede al corpo se bevi più di 2 caffè al giorno

L’assunzione da lieve a moderata di caffè macinato, che sia istantaneo o decaffeinato, dovrebbe essere considerata una componente di un sano stile di vita. Stando alla ricerca coordinata da uno studioso, ricerca pubblicata su un giornale di prevenzione cardiologica, il consumo di due tazze di caffè al giorno di qualunque tipo risulta associato ad una maggiore durata della vita e, in più, ad un minor rischio di malattie cardiovascolari rispetto all’evitare la bevanda.

Questo studio ha esaminato le associazioni tra i tipi di caffè e le aritmie, le malattie cardiovascolari e le morti utilizzando i dati della UK Biobank, che si basava su 449-563 persone di età compresa tra i 40 e i 69 anni. Le patologie cardiovascolari considerate sono state la malattia coronarica, lo scompenso cardiaco e l’ictus. I partecipanti hanno prima di tutto compilato un questionario chiedendo quante tazze di caffè bevevano al giorno e se di solito bevevano il caffè solubile, macinato oppure decaffeinato.

Dopo di ciò sono stati tutti raggruppati in sei categorie di assunzione giornaliera, costituite da nessuna, meno di una, una, due o tre, da quattro a cinque e perfino più di cinque tazze al giorno. Tutti i consumatori di caffè sono stati confrontati con i non bevitori per controllare l’incidenza delle aritmie, delle malattie cardiovascolari e delle morti, per un periodo medio di circa 12 anni e mezzo, durante il quale è deceduto fino al 6,2% del campione considerato.

Come è emerso da questo studio?

Dallo studio è emerso che il consumo del caffè è risultato strettamente collegato ad una riduzione dei decessi per qualsiasi causa. La maggiore riduzione del rischio è stata comunque osservata con due o tre tazze ogni giorno: rispetto al non consumo di caffè, infatti, l’assunzione è stata associata ad una probabilità di morte inferiore del 14%, 27% e 11% per i preparati decaffeinati, macinati e per quelli istantanei.