Nel corso dei mesi scorsi abbiamo potuto, purtroppo, notare un considerevole aumento del costo della benzina e del gasolio, segnando rispettivamente un +23,4% e un +24,3% in più rispetto al medesimo periodo di soli tre anni fa, secondo quanto viene riportato dal Codacons. Si tratta proprio di un rincaro che si stima addirittura che faccia salire di ben 390 euro all’anno il budget che ogni famiglia destina ai carburanti: questo è davvero assurdo.
In questo senso vediamo purtroppo interessati da questo aumento repentino dei prezzi anche il gas e il metano. Il metano, per esempio, ha di recente superato la quota di 2 euro al kg, specie in certi impianti del centro-nord Italia. Ma andiamo a parlare adesso di una delle cause principali di questo aumento del costo della benzina che è da ricercarsi in primis nel mancato accordo tra i Paesi dell’OPEC sull’aumento della produzione di greggio, successivamente al periodo di lockdown globale che è stato causato dalla pandemia da Covid-19.
I prezzi della benzina e del diesel sono, quindi, in continua salita. Il taglio della produzione del petrolio ha fatto balzare notevolmente le quotazioni petrolifere e il Brent è tornato perfino al livello di inizio marzo in cui c’è stato un netto rialzo anche per le quotazioni dei prodotti raffinati. A catena però ecco che vediamo aumentare i prezzi dei carburanti al distributore con un rialzo che sulle nazionali medie dei prezzi praticati si vede già adesso.
- la benzina self service ad oggi corrisponde al prezzo di 1,919 euro/litro;
- il diesel self al costo di 1,780 euro/litro;
- la benzina servito a 2.098 euro/litro;
- il diesel a 1,910 euro/litro;
- il gpl servito al prezzo di 0,792 euro/litro;
- il metano servito a 1,688 euro/kg;
- il gGnl 1,618 euro/kg.