I servizi telematici fanno oramai parte della normalità, e molti pur non essendo così recenti come prima diffusione, hanno trovato quella “vera” in modo importante con l’affermazione di oggetti come lo smartphone, internet ad alta velocità oltre che i personal computer. Paypal può fregiarsi di una fama e di una diffusione in continuo aumento, in quanto costituisce un caposaldo anche dal punto di vista della sicurezza digitale. Tuttavia il nome di Paypal viene anche da tempo sfruttato in modo “illecito” per concepire varie forme di truffa e “rubare” informazioni e denaro.
Paypal, attenzione: ecco come ti fregano i soldi. “Da non credere”
Paypal esiste in Italia dal 2005, e corrisponde ad una forma di servizio finanziario, che fa da intermediario di pagamento tra due parti, ma ha anche forme di “conto” vero e proprio. Tra i vantaggi principali di questo servizio, vi è una conclamata ed apprezzata forma di anonimità, in quanto per inviare e ricevere una forma di pagamento non è necessario fornire dati personali specifici, ma solo nome e cognome oppure una semplice email associata e valida. Questi dati non sono mai resi noti durante la transazione e questo porta Paypal ad essere considerata una società affidabile, anche perchè conferisce grande attenzione all’aspetto “sicurezza”.
Proprio in base a ciò le truffe che “fingono” di essere delle reali comunicazioni da parte dell’azienda tendono ad essere credute: molte di queste viaggiano tramite mail oppure SMS e spesso presentano una forma di testo simile ad una comunicazione che può apparire reale.
Quasi sempre il testo è scritto in modo tale da provocare allarmismo (sono citati conti bloccati, denaro in giacenza, oppure blocchi di ogni tipo), insomma ogni cosa pur di far selezionare un link che è sempre presente in queste comunicazioni, link che porta inevitabilmente alla perdita di dati personali e quindi di denaro.
Paypal “vera” non fa mai uso di queste comunicazioni, quindi bisogna “stare all’erta” e diffidare da messaggi o email come la seguente.