Possedere un Rolex costituisce da quasi un secolo qualcosa di estrmeamente importante dal punto di vista economico ma anche e soprattutto da quello simbolico e sociale: la casa produttrice che oggi conta diverse migliaia di lavoratori incentrati sulla produzione di questi orologi da polso considerabili di lusso, rappresenta un vero e proprio brand che ha avuto un effetto molto impattante sulla cultura occidentale ma non solo, costituendo un valore che quasi sempre è decisamente superiore a quello di mercato. Anche un vecchio Rolex può infatti valere migliaia ma anche decine di migliaia di euro in quanto “storico” oppure facente parte di una collezione molto specifica, il che può portare il prezzo di un orologio di questo tipo a lievitare anche molto oltre il costo di listino.
Hai questo vecchio Rolex? Ecco quanto vale, assurdo!
Ma perchè i Rolex costano tanto? Il motivo è legato a due fattori, il già citato aspetto culturale, che influenza in modo addirittura più importante quello economico: la creazione del marchio Rolex si deve infatti all’imprenditore di nazionalità tedesca Hans Wilsdorf, che agli inizi del Novecento ha concepito la casa di produzione, assieme al fratellastro, inizialmente operante nel Regno Unito, per poi passare a Ginevra, in Svizzera.
Ciò che contribuisce ad accrescere il valore di questi cronografi da polso è sicuramente la cura del dettaglio ma anche processi produttivi esclusivi del brand svizzeero, che sono divenuti nel corso degli anni anche simbolici. Va anche ribadito come molti appassionati, soprattutto quando si fa menzione ad esemplari più recenti, abbiamo espresso perplessità in merito alla cura di alcuni esemplari, non giustificata dal costo finale.
Nel corso dei primi decenni Rolex si è occupata di sviluppare orologi prevalentemente su misura, per poi disporre prodotti molto specifici per posizioni e mansioni molto particolari, spesso inerenti a contesti lavorativi e militari, in quanto già nei primi anni dello scorso secolo i materiali e la cura della produzione è stata considerata di livello elevato, potendo quindi garantire prodotti dall’elevato standard produttivo. Ma non solo: Rolex è stata la prima casa di produzione di orologi a disporre invenzioni poi divenute comunissime e quindi “copiate” anche da altri brand, come il datario oppure la capacità impermeabili, ma anche più generalmente l’inclusione di un cronometro di precisione.
Con il secondo dopoguerra Rolex ha iniziato a sviluppare modelli per una maggiore distribuzione, molti di questi legati comunque idealmente a contesti come l’aviazione, ma anche le gare automobilistiche (come il famoso Rolex Dayona) e tantissimi altri, spesso facendo da sponsor ad eventi, mentre nei decenni successivi il brand svizzero si è fatto conoscere anche per le innovazioni come le versioni automatiche e modelli molto apprezzati come il GMT.
Spesso nel corso dei decenni i modelli sono stati anche di natura derivativa, ad esempio concepiti per personaggi, eventi ma anche film particolari, conferendo quindi al brand una ulteriore iniezione di popolarità: oggi come allora quando si fa riferimento al Rolex viene da pensare a prezzi elevati ma anche più generalmente ad una richiesta sempre molto alta sul mercato, in quanto costituiscono uno status symbol ed una vera e propria icona di stile, così come nell’ambito comune del collezionismo e degli investimenti sono spesso impiegati come oggetti da investimento, in quanto il valore tende ad aumentare con il tempo, progressivamente, in base alla richiesta del mercato, alle mode ed alle varie forme di fenomeni, come la tiratura.
Un vecchio Rolex come uno dei primissimi modelli Daytona degli anni 60, con referenza 6239 vale infatti da 50 mila fino a 80 mila euro essendo pezzi “pionieristici” e fortemente simbolici per l’azienda ma anche esemplari successivi, meno rari ma comunque lussuosi come quelli concepiti dopo il 1988 (che costituisce in linea di massima una forma di terza rivoluzione con l’introduzione di nuove tecnologie) come i modelli con referenza 16520, valgono comunque almeno 25 mila euro, se in buono stato, ma possono anche essere venduti a cifre superiori, in quanto come accennto in precedenza si tratta di elemementi che “fanno trend” e che molto spesso, specie quando si fa riferimento ad esemplari come il Daytona, il GMT, così come il Submariner o l’Explorer si parla di elementi dall’elevata richiesta, in alcuni casi concepiti unicamente in poche decine di esemplari, se non proprio un unico esemplare.
Pezzi più “recenti” sono quelli di referenza 116523, attualmente con prezzo di listino che partono dai 15 mila euro ma che data l’attitudine di mercato possono agevolmente superare i 20 mila euro, mentre gli Explorer che sono idealmente più “semplici” possono essere valutati da poco meno di 7000 euro per referenze come il 14270 fino a 15 mila euro per la referenza 1016, toccando quasi 50 mila euro per un esemplare con referenza 6350, non a caso uno dei primi.
Esemplari unici come questi sono ad esempio quelli della serie Daytona denominati “Paul Newman” , ossia una variante della tradizionale serie 6239, che però presenta dei colori a contrasto specifici, come quello indossato proprio dall’iconico attore statunitense nel corso della propria carriera.
Un Rolex 6239 Paul Newman è tra i più costosi in assoluto in quanto realizzato in pochissimii esemplari ai tempi, ed oggi sono non solo importantissimi per il brand stesso, avendo fatto conoscere questo modello a numerosi appassionati, per questo un esemplare in ottimo stato viene via per almeno 150 mila euro, ma addirittura l’esclusivo orologio indossato dall’attore in uno dei suoi film, quindi un pezzo unico al 100 % è stato venduto all’asta per circa 1,7 milioni di euro, nel 2017.
E’ sicuramente questo il Rolex più ricercato e raro di tutti, anche se è ovviamente introvabile in senso assoluto.