La Portulaca è una pianta molto comune nei contesti mediterranei, talvolta considerata una vera e propria erbaccia, ma allo stesso tempo molto sfruttata per numerosi impieghi, in quanto tra le proprietà spiccano alcune caratteristiche e benefici a dir poco sorprendenti.
Definita scientificamente Portulaca oleracea, ma conosciuta anche come pianta porcellana o anche erba fratesca è molto impiegata nella cultura popolare come rimedio officinale, in quanto possiede proprietà decisamente importanti che possono essere sfruttate sia in ambito pratico ma anche alimentare.
Diffusa in Europa anche come pianta “scaccia spiriti maligni”, la Portulaca cresce spontaneamente con facilità ma può esseree anche coltivata molto facilmente, non necessita di attenzioni specifiche (non sopravvive sotto lo zero, ed a temperature sopra i 40, per il resto è molto resistente alle intemperie) anche perchè sviluppa molti semi durante la stagione estiva, ricordando che la pianta soffre gli eccessi d’acqua, quindi è meglio non eccedere con le attenzioni da questo punto di vista.
Le foglie ed i fusti contengono una importante quantità di vitamine, ma anche sali minerali ed una ottima quantità di Omega-3 che la rende una buona soluzione in fase di condimento (veniva spesso impiegata assieme alla rucola) oltre alla confermata anche dalla medicina, proprietà di ridurre il colesterolo e i trigliceridi, risultando essere utile anche per i diabetici, in quanto riduce la possibilità di vedere i valori di glucosio aumentare in modo particolare.
Ha anche ottime capacità sazianti e diuretiche, quindi in sostanza tende a porre un freno al tipico istinto della fame, risultando una buona “arma” contro l’appetito eccessivo.
L’uso più frequente è quello di un’erba da condimento, quindi non essendo di sapore ed aroma molto insistente, può essere impiegata all’interno di insalate ma anche ad esempio in contorni e secondi piatti.
Non ha particolari controindicazioni ma l’uso va regolarizzato se il soggetto tende a sviluppare calcoli renali.