Fastweb doveva essere il nemico numero uno di Iliad. Lo è stato da prima dell’esordio. Quando Fastweb, controllata Swisscom, voleva accordarsi con Wind Tre per entrare nell’affare telefonia mobile come quarto operatore dotato di propria infrastruttura. Wind Tre alla fine strinse la mano ad Iliad e la cosa non è stata mai realmente digerita dagli svizzeri. Tanto che Fastweb, se ne uscì anche con un difficile e improbabile ricorso presentato all’Unione Europea cercando direttamente di impedire l’unione di Wind con 3 e quindi, l’esordio di Iliad Italia. A Fastweb, questa è storia, è andata male però adesso il giocattolo sembra aver stufato gli elvetici. Swisscom, secondo i rumors raccolti anche da UpGo.news, è intenzionata a cedere la compagnia. Forse a Wind Tre o a Vodafone.
Non è esclusa l’ipotesi di una joint venture con un altro soggetto, così da lasciare Swisscom comunque con un piede dentro il mercato italiano. Fatto sta che per Swisscom si tratta un po’ di una ritirata dall’avventura di conquista del mercato italiano.
Eppure i conti e i numeri di Fastweb non sono malaccio. Il gestore si è ritagliato uno spazio assolutamente importante nella telefonia fissa e sta godendo della nuova ondata di domanda, dovuta alle prestazioni della fibra ottica e alla sempre maggior richiesta di banda, anche e soprattutto a casa.
E anche il virtuale Fastweb, il gestore mobile senza antenne che si appoggia alla rete di TIM (anche su network 4G) riesce bene ad integrarsi nell’offerta fissa, fidelizzando in maniera ancora più decisa la base clienti.
Preparando Fastweb al futuro della telefonia, quel 5G tanto decantato ma che quando è arrivata l’occasione per prendere frequenze, si è scelto di percorrere la strada della posatezza. Fastweb si è aggiudicata un solo lotto sulla banda da 26 GhZ.
Ed è stato forse quello il primo segnale di un azionista di riferimento che ha iniziato a crederci meno.
Ora si sono paventate le strade della vendita a Wind 3 o a Vodafone, le uniche due società che sembrano nella posizione di poter spendere ed investire. Il valore di Fastweb resta comunque alto.
Forse non è stata del tutto convincente l’imitazione totale del modello Iliad: gestore totalmente trasparente, senza costi nascosti, conveniente. Rifarsi totalmente il look in una manciata di mesi non è mai semplice.
Ma per il momento, la guerra tra svizzeri e francesi sembra essere stata vinta dai francesi. Almeno in terra italiana visto che Swisscom e Iliad competono curiosamente anche nella Confederazione dove Niel controlla il terzo gestore Salt.
Insomma, in questo risiko della telefonia, Fastweb potrebbe diventare un territorio di conquista, per quel processo auspicato un po’ da tutti che si chiama consolidamento.